La Fondazione ha deciso di istituire il Bacino Culturale Turistico Evoluto del Garda, studiando e poi seguendo le indicazioni, i suggerimenti e le direttive sia dei nostri Ministeri, che della Comunità Europea per essere il più possibile al passo con le nuove richieste del legislatore.
Si intende:
- sostenere la creazione di una rete tra operatori, per favorire una gestione integrata dell’offerta non direttamente solo turistica;
- fornire al mercato prodotti innovativi, diversificati.
Con una progettazione unica e organizzata, si possono proporre esperienze turistiche di qualità in grado di soddisfare le nuove preferenze e i fabbisogni turistici quotidiani, valorizzando anche i territori, i prodotti poco conosciuti e le destinazioni meno mature, intesi nella loro più ampia accezione di “valore esclusivo italiano”.
Un obbiettivo importante della fondazione è quello di esaltare ogni singolo aspetto del territorio, e di apprezzare anche il minimo dettaglio.
Così credendo ad ogni tipologia di turismo viene data la stessa importanza. Sebbene queste siano di diverso tipo vengono sviluppate tenendo conto dell’interesse del turista nello scoprire un territorio a 360 gradi, del valore culturale, della conservazione del patrimonio storico-culturale e di quello artistico della zona.
MA COS’È ALES?
Ales – Arte Lavoro e Servizi S.p.A. è una società in house del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), impegnata da oltre quindici anni in attività di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.
È stata costituita nel 1997 e con la Legge di stabilità del 2016 è stata effettuata la fusione per l’incorporazione della società ARCUS SpA – Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo – in ALES SpA.
Per maggior trasparenza, portiamo a conoscenza del lettore, un estratto integrale dal documento del Settembre 2009 di Arcus, oggi confluita in Ales S.pA:
“Arcus può ritenersi la sede idonea per la composizione degli interessi pubblici in materia di interventi sul territorio in quanto la sua struttura è aperta per legge alla partecipazione delle Autonomie territoriali ed alla collaborazione dei privati, e quindi può fornire in concreto una opportunità per integrare, secondo l’indirizzo dell’Autorità vigilante, le politiche culturali ed ambientali con le altre politiche del territorio.